Freisa di Chieri, il vino della Regina
U.V.A. è l’acronimo di Urban Vineyards Association, un’Associazione che ha come scopo quello di tutelare il patrimonio delle vigne urbane; esistono infatti, in giro per l’Europa, delle coltivazioni uniche all’interno di aree metropolitane importanti. Stiamo parlando di luoghi come Venezia, Siena, Parigi, Milano, Palermo, Lione, Vienna, Torino.
Ed è proprio di Torino e della sua “Vigna della Regina” che vogliamo parlarvi oggi. Nella magnifica residenza sabauda di Villa della Regina, dal 1997 Patrimonio dell’UNESCO insieme ad altre residenze reali piemontesi, si trova un vigneto cittadino da cui si ricava il vino Freisa di Chieri DOC, l’unica DOC in Italia all’interno di una città. Si tratta di circa un ettaro, e la scelta di puntare sulla freisa è stata azzeccata. Tra il 2003 e il 2006 sono stati effettuati i lavori di reimpianto del vigneto reale.
La prima vendemmia effettiva è avvenuta nel 2009. Attualmente le viti sono rinate ed affidate all’Azienda Balbiano, che produce Freisa di Chieri da oltre 75 anni e che oggi produce il vino rosso denominato “Freisa di Chieri DOC “Vigna Villa della Regina”; le bottiglie prodotte non superano le 4.000. La raccolta avviene esclusivamente a mano, l’uva subisce la pigiatura soffice e la fermentazione avviene in acciaio, segue il legno e poi in bottiglia prima di essere commercializzato.
Al palato è secco ed avvolgente, con tannini morbidi ed una persistenza buona. Si tratta di un vino che lascia una decisa sensazione di freschezza dovuta alla sua acidità. Non ha lunghe prospettive di invecchiamento. È perfetto in abbinamento con primi saporiti, carni rosse e cacciagione. Il costo di una bottiglia si aggira intorno ai 25 euro. L’idea di questo connubio tra la tradizione della terra e il futurismo della città ha qualcosa di affascinante e magico, contribuendo altresì ad accrescere il patrimonio culturale e naturale di una città già di per sé splendida.
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Alessandro N.
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Bellissima recensione del mio caro amico ed esperto enologo Alessandro