venerdì, Aprile 26, 2024
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Armocromia, colora la tua essenza

Guardarsi allo specchio e vedersi sempre belle e raggianti, è questo il sogno di molte donne, che però sembra alquanto irraggiungibile. Ma forse non è proprio così. Infatti nel viaggio per il raggiungimento del nostro scopo, troviamo come alleati i colori. Eh già, sono loro i nostri migliori amici di bellezza.

Ma non tutti i colori sono uguali né stanno bene a tutte le donne. Ognuna di noi ha caratteristiche e sottotoni differenti ai quali i diversi colori si adattano o meno. Per aiutarci in questo affascinante, ma allo stesso tempo, intricato mondo, viene in nostro aiuto l’armocromia.

L’armocromia è una disciplina che si basa sulla ricerca delle tonalità che meglio ci si addicono. Questa tecnica venne sperimentata nel mondo cinematografico con l’avvento delle pellicole a colori, quando le costumiste e le truccatrici cinematografiche dell’epoca si trovarono a dovere affrontare nuove sfide e cominciarono a studiare gli abbinamenti migliori tra abiti accessori e make up per ogni attore al fine di valorizzarne l’immagine sul grande schermo.

Nel mondo del make up, la rivoluzione partì negli anni trenta quando Elisabeth Arden creò la Box Colour Harmony, con la quale abbinava diverse tonalità di ombretti e blush a seconda delle caratteristiche di ogni donna.

Però bisogna attendere la fine degli anni settanta perché questa disciplina si affermi come tale. Infatti è con la pubblicazione del libro “Colour Me a Season” della cosmetologa americana Beatrice Kentner che l’armocromia prende forma così come la si conosce oggi. I meriti della Kentner sono stati quelli di individuare nella carnagione l’elemento principale da analizzare per trovare la tavolozza di colori più adatta ad ogni tipologia di donna e l’introduzione della Seasonal Theory, secondo la quale le diverse stagioni si caratterizzano per una specifica luce che riflette il paesaggio e ne esalta i colori e le sfumature che somigliano ai colori e alle sfumature di ogni donna.

Partendo quindi dall’analisi di questa somiglianza Beatrice Kentner ha individuato quattro palette ispirate ai colori delle diverse stagioni. È la pelle, dunque, a dire a quale stagione si appartiene, anche se il colore dei capelli è quello che attira di più l’attenzione e può dirottare sulla scelta di un’altra palette. Per questo motivo, la Kentner individua delle sottocategorie, chiamandole stagioni secondarie. Con la creazione delle stagioni secondarie, la Kentner diventa madre del “sistema a sottostagioni”.

In Italia, l’armocromia prende piede più tardi, ma oggi è molto ricercata e sono sempre più le donne che si avvicinano a questo mondo.

Vi sarà sicuramente capitato di ricevere dei complimenti da amici e colleghi, che vi trovavano radiosi e in forma, senza che voi aveste fatto nulla di particolare o di diverso rispetto agli altri giorni. Probabilmente, in quella occasione, vestivate i vostri colori amici, quelli che, come sostiene la guru italiana dell’armocromia Rossella Migliaccio, “vi truccano”.

Rossella Migliaccio ha portato, anche attraverso i socialnetwork, l’armocromia nella quotidianità delle donne italiane. Ma non solo, è infatti la fondatrice dell’Italian Image Institute, membro dell’ Association of Image Consultants International e autrice del libro “Armocromia, il metodo dei colori amici che rivoluziona la vita e non solo l’immagine” nel quale possiamo trovare le risposte a tutte le domande che ci possono venire in mente nella ricerca della nostra palette.

Essenzialmente l’individuazione della “stagione di appartenenza” parte dall’analisi del colore di pelle, occhi e capelli. Perché la valutazione sia corretta, è importante farla da struccate, possibilmente esposte a luce naturale, non abbronzate e con il nostro colore di capelli originale.

Il primo passo è valutare l’appartenenza a colori caldi o freddi, per questo motivo bisogna studiare il sottotono della propria pelle. Il test più semplice è quello del draping, vale a dire l’accostamento al proprio volto di drappeggi di tessuto declinati nelle versioni calde o fredde dei colori, ad esempio, il rosso aranciato (colore caldo) o un rosso ciliegia (colore freddo).

Rossella Migliaccio, sul suo sito rm-style.com, mette a disposizione delle sue follower un infallibile test per scoprire se si hanno colori caldi o freddi e sul suo profilo Instagram è sempre pronta a rispondere alle domande e a chiarire dubbi.

Dopo questo primo step sarà molto più semplice individuare la stagione di appartenenza. Inverno e estate sono stagioni fredde, mentre autunno e primavera sono stagioni calde.

Il passaggio più complesso è quello dell’individuazione del sottogruppo di appartenenza, in quanto le variabili sono talmente vaste che non è facile orientarsi in questo labirinto da sole. Certo è che, una volta individuata la stagione, sarà già più semplice adeguare il proprio guardaroba, i propri accessori e il proprio make up alla propria palette.

L’argomento è molto vasto e anche complesso, come la stessa Rossella Migliaccio sostiene, l’armocromia non si puó imparare sui testi, la pratica puó sembrare semplice ma necessita di tanto esercizio e sperimentazione.

Allora vi suggeriamo di cominciare a sperimentare e per spronarvi vi lasciamo con le parole di Omar Falworth:

“Ruba tutti i colori del mondo e dipingi la tela della tua vita eliminando il grigio delle paure e delle ansie.

Abbandona i tuoi vecchi abiti mentali e vestiti di allegria.

Buon divertimento

Valentina C.
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