10 COSE CHE NON SAI SUL VINO
Il Vino, nettare degli Dei, presenza indiscussa sulle tavole imbandite per pranzi e cene tra amici e parenti. Elegante, complesso e affidabile compagno nelle solitarie serate di meditazione.
Conosciuto dai più in tutti i suoi colori, profumi e sapori, il vino nasconde anche un intero mondo di interessanti curiosità.
In questo articolo ve ne sveleremo alcune che vi porteranno senza dubbio ad apprezzare ancora di più questa regale bevanda.
1. SOMMELIER
Il Sommelier è una figura importante nel mondo del vino, lo troviamo nei ristoranti, nelle cantine, nelle enoteche, e qualche volta incute timore con la sua conoscenza profonda della materia, ma è a lui che dobbiamo affidarci e con lui dobbiamo confrontarci per degustare dell’ottimo vino. Ma se pensiamo alle sue origini ci viene da sorridere. In francese la parola somme significa bestia da soma e la parola lier vuol dire legare, in pratica un conducente di bestie da soma. Infatti era uso tra i soldati di Napoleone legare le botti sulle bestie da soma per trasportare il vino, e il sommelier era colui che se ne occupava.
2. PERCHE’ LE BOTTIGLIE DI VINO PIU’ DIFFUSE SONO DA 750 ml ?
I motivi sono due. Il primo è puramente fisico, infatti gli antichi soffiatori di vetro sembra potessero creare con un solo soffio delle bottiglie di tale capacità. Il secondo motivo invece è burocratico: nel mondo anglosassone, a causa di tasse portuali e costi di trasporto, una cassa di vino doveva contenere al massimo 2 galloni, 1 gallone è pari a 4,5 litri, perciò ogni cassa poteva ospitare 12 bottiglie: 2 galloni (9 litri) diviso 12 bottiglie uguale a 0,75 ciascuna.
3. QUAL’E’ IL PAESE AL MONDO DOVE SI CONSUMA PIU’ VINO ?
La risposta potrebbe essere Francia, Italia, Stati Uniti……no, troppo facile. Il Paese dove si consuma più vino al mondo è il ….Vaticano, con un consumo pro capite annuo pari a ben 74 litri.
4. PERCHE’ BRINDIAMO URTANDO I CALICI ?
L’abitudine di urtare i calici prima di iniziare a degustare il vino deriva dall’antica Roma, quando non era del tutto improbabile che qualche ospite mettesse del veleno nella bevanda. I Romani non avevano calici di vetro e l’urto non era leggero come il nostro, e proprio questo cozzare di bicchieri faceva sì che le gocce dei calici potessero facilmente contaminarsi e mescolarsi, come ad indicare che nessun commensale avesse timore di bere il vino degli altri perché nessuno aveva messo il veleno da qualche parte.
5. PERCHE’ DICIAMO “CIN CIN” QUANDO BRINDIAMO ?
Cin Cin sembra cinese…….forse perché è cinese. La parola deriva da ch’ing ch’ing (prego, prego) che i marinari della marina britannica, durante il periodo del fiorente commercio con la Cina, trasformarono in chin chin e lo portarono in Europa come saluto. “Cin Cin” si adattò molto bene al suono dei bicchieri quando si toccano.
6. LE DONNE SONO DEGUSTATRICI MIGLIORI DEGLI UOMINI
Le donne sono in svantaggio per ciò che riguarda l’ingestione di alcool, ma si prendono una bella rivincita in quanto, per una questione biologica, sono più portate e predisposte alla degustazione. Infatti, specialmente in età fertile, hanno una maggiore sensibilità agli odori e ai sapori.
7. QUAL’E’ IL VITIGNO PIU’ COLTIVATO AL MONDO ?
Sicuramente il Cabernet Sauvignon, seguito dal Merlot. Negli ultimi 20 anni gli ettari coltivati di questi due vitigni sono raddoppiati.
8. “NON FARTI INFINOCCHIARE !”
Cosa c’entra il vino con questa affermazione ? Infinocchiare è sinonimo di imbrogliare, raggirare. Nei tempi passati quando un oste aveva un vino particolarmente cattivo lo serviva sempre con delle pietanze a base di finocchio. Infatti il finocchio addolcisce i sapori e altera anche la percezione di quelli sgradevoli.
9. PERCHE’ LE BOTTIGLIE DI VINO VANNO CONSERVATE IN ORIZZONTALE ?
La motivazione è che in tale posizione il vino rimane a contatto con il tappo di sughero, che rimane umido ed elastico, impedendo così l’ingresso dell’ossigeno nella bottiglia.
10. QUANTE PISCINE OLIMPIONICHE SI RIEMPIONO CON TUTTO IL VINO PRODOTTO IN ITALIA ?
Noi produciamo circa 55 milioni di ettolitri di vino ogni anno, e con tale quantità è possibile riempire circa 2.200 piscine olimpioniche. La Francia è al secondo posto.
Alessandro N.
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